n°1 ottobre 2015
FRANCISCO CANARO
Francisco Canaro, (Francisco
Canarozzo), nato a San José de Mayo il 26 novembre 1888, morì in Buenos
Aires il 14 dicembre1964, è stato un compositore, violinista e direttore
d'orchestra di tango argentino.
Canaro venne soprannominato “PIRINCHO”
sin dalla nascita, la levatrice, quando lo prese in braccio per la prima volta,
vedendo tutti quei capelli e un ciuffetto ribelle esclamò:“Sembra un pirincho!”
riferendosi ad un uccello, tipico della zona del Rio della Plata,
caratteristico per il piumaggio arruffato.
I suoi genitori erano
emigrati italiani in Uruguay che successivamente, quando Francisco Canaro non
aveva ancora 10 anni, emigrarono a Buenos Aires, in Argentina, alla fine del XIX
secolo.
Da giovane trovò lavoro in
una fabbrica dove, appassionato di musica, una latta d'olio vuota
divenne nelle sue abili mani il suo primo violino, con un pezzo di legno fece il manico e si costruì
anche l’archetto. Con l'aiuto di un amico soprannominato "el
tuerto baboso", passò lunghe ore studiando con quello strumento e
imparando vari pezzi facendosi un repertorio di tanghi, valzer e mazurche. Il
primo tango che imparò a suonare fu "El llorón", e
l'astuccio del violino glielo cucì sua mamma, con una bella fodera a forma di
federa. Questo violino fatto in casa gli fu utile per incominciare a suonare e
per imparare la cose principali, fino a quando potè comprarsi un violino vero.
I suoi inizi si fondono con
quelli della storia del tango, tanto che un programma radiofonico della metà
degli anni ’50 inventò una frase che divenne famosa: ” De cuando Canaro
ya tenía orquesta - Da quando Canaro aveva l’orchestra” per definire
fatti molto vecchi.
Anche per la sua ricchezza nacque
un detto popolare: ” Tiene más plata que Canaro - Ha più soldi
di Canaro”, alludendo all’opulenza di qualcuno. A proposito della sua grande
ricchezza si racconta che mentre Canaro si trovava all’ippodromo con Gardel,
quest’ultimo gli chiese 500 pesos per scommettere (una cifra enorme all’epoca),
avvertendolo però che non glieli avrebbe restituiti : ” Yo soy pobre, y
vos tenés toda la guita del país - Io sono povero, invece tu hai tutto
il denaro del paese”. Nei confronti di Canaro, anche Gardel si
sentiva povero.
Inizialmente si esibiva nei
caffè de La Boca ma fece una carriera che durò decine d'anni e la sua
orchestra fu una di quelle che realizzò più incisioni.
La sua introduzione al tango
avvenne nel 1908 grazie al direttore di una Orquesta Tipica, Vicente Greco e
nel 1912 compose Pinta brava.
Nel 1915 compose le musiche
per un classico del cinema Argentino, Nobleza gaucha, e successivamente fu
legato all'attrice di cinema e cantante argentina Ada Falcón ma la
relazione iniziata ai primi del 1905 si sviluppò un decennio dopo.
Sin dal 1918 combatté per i
diritti dei compositori di musica (sino ad allora ignorati) finché nel 1935
fondò ciò che divenne l'attuale SADAIC (Sociedad Argentina de Autores y
Compositores de Música), con sede in un edificio acquistato da Canaro stesso.
Nel 1925 si esibì con gran
successo a Parigi con la sua orchestra e rimase in Europa per una decina
d'anni.
Nel 1926 Canaro, libero da
impegni di lavoro, compì un lungo viaggio in Italia, per incontrare la nonna
Campana e visitare il paese delle sue origini, un piccolo paese sul Po in
provincia di Rovigo, che combinazione, si chiama Canaro..
Fu naturalizzato cittadino
argentino nel 1940 e la maggior parte della sua musica fu nello stile salon di
quel periodo. Malgrado questo viene anche considerato un membro della Vecchia
Guardia e alcuni dei suoi ultimi lavori contribuirono alla transizione verso i
concerti di tango.
Nel 1940 e fino ai primi anni
'50 la sua orchestra fu sempre trasmessa dalla radio Argentina e le sue
registrazioni del periodo d'oro rimangono le migliori del genere.
Nel 1956 Canaro scrisse le
sue memorie, Mis 50 años con el tango, ma pochi anni dopo fu colpito dalla sindrome
di Paget e dovette ritirarsi.
Tra le sue composizioni di
successo ricordiamo:
"El chamuyo",
"El pollito", "Charamusca", "Mano brava",
"Nobleza de arrabal", "La tablada", "Destellos",
"El opio", "Sentimiento gaucho", "La última
copa", "Déjame", "Envidia", "Se
dice de mí", "La brisa", "Madreselva"(inizialmente
“La polla”) e "El tigre Millán".
Yo no sé que me han hecho tus ojos
vals
Per il materiale di ricerca usato e pubblicato in sintesi si ringrazia :
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