CARLOS GARDEL
Nato nel 1890 in Francia,
a Tolosa, Carlos (o Charles Romuald) giunse in Argentina all'età di
due anni, dopo che la madre dovette lasciare il suo paese diretta a Buenos
Aires.
Gardel trascorse la sua
gioventù a Buenos Aires nei pressi del mercato del quartiere di Abasto fu lì
che gli venne dato il soprannome di "El morocho del Abasto", (il
brunetto di Abasto), "El Francesito" (Il Francese).
Si univa di buon grado alle 'pandillas' locali, le bande giovanili di strada e per piccoli fatti venne anche fermato dalla polizia, dalle quali acquisì il caratteristico accento porteňo del dialetto "lunfardo".
Si univa di buon grado alle 'pandillas' locali, le bande giovanili di strada e per piccoli fatti venne anche fermato dalla polizia, dalle quali acquisì il caratteristico accento porteňo del dialetto "lunfardo".
Il giovane Carlos abbandona
gli studi nel 1906, perché ha una bella voce di baritono e la sua passione è il
canto, frequenta le quinte dei teatri, lavora anche come macchinista teatrale,
forse conosce l'importante cantante e musicista Arturo de Nava che
gli avrebbe insegnato le tecniche del canto e della chitarra.
Nel 1911 col cantante José
Razzano, forma un duo che diviene un trio nel 1912 con il chitarrista Francisco
Martino; partecipano a spettacoli canori e Gardel incide per la Casa Taggini i
suoi primi dischi di canzoni popolari argentine, estilos, zambas, cifras, tonadas, milongas, chacareras.
Nel 1913 con l'apporto del
cantante Saúl Salinas il trio diviene un quartetto che si esibisce
anche nella provincia di Buenos Aires, ma presto Salinas lascia il gruppo che
prende così il nome di Terceto Nacional: con la separazione del Martino,
alla fine del 1913, il Duo Nacional Gardel-Razzano si esibisce nel
prestigioso cabaret Armenonville di Buenos Aires, da cui, si dice,
alla fine dello spettacolo vengano portati in trionfo per le strade.
L'8 gennaio 1914 Gardel e Razzano
debuttano al Teatro Nacional di Buenos Aires e via via nei diversi
teatri della capitale e delle maggiori città argentine. Nel 1915 debuttano al Teatro
Royal di Montevideo, e vanno in tournée in Brasile durante la quale
conoscono il famoso tenore italiano Enrico Caruso.
Nel 1917, per la prima volta,
mette in repertorio un tango, cantando al Teatro Empire di Buenos Aires, Mi
noche triste, di Samuel Castriota e Pascual Contursi,
versificato in 'lunfardo', il gergo dei bassifondi di Buenos Aires; da allora
inciderà più di 900 tanghi. Il 9 aprile incide dischi per la Casa
Glucksmann, ed è protagonista del film Flor de durazno (Fiore
di pesca): è il primo film del cinema argentino.
Dal 1921 si uniscono al duo i
chitarristi José Ricardo e Guillermo Barbieri; nel 1923 il duo, con la Compagnia
Rivera - De Rosas, esibisce il suo repertorio di tanghi in Argentina, e
passa in Europa, in Spagna, debuttando nel Teatro Apolo
di Madrid.
Nel 1924 a Buenos Aires canta
per la Radio LOW Gran Splendid, incide con l'orchestra di Francisco
Canaro e l'anno dopo con quella di Osvaldo Fresedo.
Nel 1925 Gardel partì per un tour in Europa: il suo
arrivo a Parigi trasformò il tango in un fenomeno raffinato e alla moda,
aprendogli le porte dei salotti bene di Buenos Aires e della altre città
latinoamericane. Vendette una valanga di dischi, circa 70mila copie nei primi tre mesi del 1928,
durante il tour in Francia le sue musiche erano cantate da Bing
Crosby, Charles Chaplin ed Enrico Caruso.
Visto il suo successo la Paramount gli propose di
recitare in film drammatici e sentimentali, come Cuesta abajo (1934)
e El día que me quieras (1935). Proprio sul set di quest’ultimo film,
girato a New York nel 1934, conobbe Astor Piazzolla, che dopo di lui
divenne il più importante compositore di tango del Novecento.
In aprile inizia una nuova
tournée per Porto Rico, il Venezuela e la Colombia: qui, il
24 giugno 1935, all'aeroporto di Medellín, il suo aereo, mentre si prepara
a decollare, si scontra con un altro aereo fermo nella pista, con i motori
accesi. Carlos Gardel muore carbonizzato e con lui perdono la vita i suoi
chitarristi Guillermo Barbieri e Angel
Domingo Riverol e il
paroliere Alfredo Le Pera. Otto mesi dopo la salma viene rimpatriata a
Buenos Aires.
Il suo mausoleo nel cimitero
della Chacarita di Buenos Aires è invaso di ex voto e quotidianamente
gli altoparlanti diffondono la sua voce. Un rito paesano vuole che la sigaretta
della statua sulla tomba sia sempre accesa.
Nel 2003 l 'Unesco ha
dichiarato la voce di Carlos Gardel Patrimonio Culturale dell'Umanità.
Alcuni dei suoi tanghi più
famosi:
Melodía de arrabal (1933), Mi Buenos Aires
querido (1934), Volver (1934), Por una
cabeza (1935)
VOLVER
(tango)
Per il materiale di ricerca usato si ringrazia:
https://it.wikipedia.org
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